giovedì 30 gennaio 2014

Guida agli e-book

Molta gente non ha idea di cosa sia un e-book o un e-reader. Il che non è certo tragico. Spesso però sono quelli che non hanno mai letto un e-book, o tenuto in mano un e-reader, a parlare di morte del libro di carta (!?) o a criticare il formato digitale con argomentazioni che non stanno né in cielo né in terra.

All'ignoranza si pone facilmente rimedio. Ecco qui una semplice guida per capire di cosa stiamo parlando
Guida rapida agli ebook

Alla stupidità è un po' più difficile rimediare. Per quella in teoria ci sarebbero i libri (di carta o digitali fa poca differenza).

sabato 18 gennaio 2014

Editori e Paraeditori

Ci sono Editori e Editori. O meglio ci sono Editori e "Paraeditori". I primi, gli Editori veri, sono quelli che si assumono il rischio d'impresa, perché pubblicare libri è un'impresa (sotto tutti i punti di vista). Questo significa assumere un ruolo di decisore delle opere che meritano pubblicazione. Che la meritano non solo sotto il profilo culturale, ma anche (e a volte solo, sigh) quello commerciale. In altre parole pubblicano libri per venderli (no, gli Editori non sono enti di beneficenza).

Quello che li distingue dai Paraeditori è a chi vendono questi libri. E questo aspetto è tutt'altro che secondario.
L'Editore, quello vero, li vende ai lettori. Ovvio, direte voi, a chi vuoi venderlo un libro? All'autore.
Sì, esistono Editori, scusate, Paraeditori, a cui non interessa vendere una sola copia al lettore. Non sentono l'obbligo di selezionare quello che stampano (perché dovrebbero selezionare clienti?), di editarlo, di promuoverlo e neanche di distribuirlo (a volte neanche di stamparlo). In pratica non hanno interesse a rapportarsi con il mercato del libro. Quello che a loro importa è vendere (e profumatamente)  il libro all'autore. Costano molto di più di uno stampatore, perché sul libro ci appongono il loro marchio e te lo fanno pagare. Uno stampatore con la griffe. Peccato che sia una griffe che non solo non ha valore, ma per chi è dell'ambiente a volte assomiglia di più a un marchio di infamia.

In Italia questo business, che non di rado degenera in vera e propria truffa, si chiama Editoria a pagamento (EAP). Definizione che non mi è mai piaciuta, perché appunto non reputo questa pratica (legale, per carità) vera editoria. Nel mondo anglosassone la definizione è Vanity Press. Editoria della Vanità. Rende l'idea. Non stiamo parlando di auto pubblicazione, nell'era digitale pratica sempre più diffusa. Con l'autopubblicazione l'autore decide di diventare Editore di se stesso. L'autore scrive il suo libro, lo edita, ci inventa la copertina, lo fa stampare (da uno stampatore vero) e prova a venderlo. In pratica si assume i rischi di impresa. Rischi e guadagni. Con i Paraeditori gli unici a guadagnare, senza assumere rischi, sono loro. Tu paghi  (magari attraverso l'acquisto obbligato di libri) e poi... gabbata la festa, gabbato lo santo (scrittore martire). 

Non vi annoierò ulteriormente sui danni che questa pratica produce al mondo editoriale. Se non vi ho ancora convinto fatevi un giro in rete e troverete le testimonianze di decine di autori truffati o comunque amaramente pentiti, costretti a comprare centinaia di copie del proprio libro dopo averne ceduto i diritti per almeno 10 anni. Se invece avete afferrato il concetto, e vi state chiedendo: "Ma come posso riconoscere un Paraeditore da un Editore vero?", la risposta sta nelle liste create da  Writer's Dream, forse la più grande comunità web nazionale di scrittori, aspiranti scrittori e lettori. Se stai cercando un Editore vero la cosa più intelligente che puoi fare (oltre a iscriverti al forum e frequentarlo) è quella consultare queste liste.


LINK UTILI
Le Case Editrici che non chiedono contributi (da Writer's Dream)

Il blog di Loredana Lipperini riporta l'elenco degli EAP e quelli a doppio binario stilata da Writer's Dream. Della serie: se le conosci, le eviti.

Le testimonianze di autori che hanno avuto a che fare con le EAP raccolte da Convivio Creativo

Dal blog La Staccata


Intervista a Silvia Ognibene, autrice di "Esordienti da spennare".